Cassano Ionico - Guida Turistica

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.: CASSANO IONICO
 Cassano allo Ionio è un comune di 17.277 abitanti in provincia di Cosenza. Cassano allo Ionio sorge a circa 340 m.s.l.m. ai piedi della Pietra di Castello e della Pietra di San Marco, due speroni rocciosi che si elevano al centro dell'abitato; Lauropoli, Doria e Sibari sono le tre frazioni che con il centro storico costituiscono la città di Cassano allo Ionio. L'attività principale è l'agricoltura, infatti sono presenti grandi aziende agricole per la produzione ortofrutticola, ma è molto praticato anche l'allevamento di bestiame. In forte crescita è il settore turistico, grazie alla presenza numerosi stabilimenti balneari che si trovano lungo la romantica Costa della Luna e delle Terme. Le origini di Cassano allo Ionio sono riferibili agli albori del quaternario fino ai primi anni del III millennio a.C., come confermato dai ritrovamenti archeologici che ha effettuato, tra il 1962 ed il 1964, il professor Genovese Santo Tiné nella Grotta di Sant'Angelo, una profonda cavità naturale che si apre ai piedi della Pietra di Castello.
 L'odierno centro urbano di Cassano allo Ionio prende origine dall'antica "Cossa", una città enotria distrutta nel V secolo a.C. dai crotoniati, e il nome "Cassianum" si può già ritrovare nell'IX secolo, quando la cittadina fu sede vescovile. Dopo essere stata teatro di sanguinose guerre tra varie popolazioni, Cassano allo Ionio divenne dominio degli Angioini, per poi passare ai Sanseverino fino al 1806, anno in cui la città fu inglobata nel Regno delle Due Sicilie. Il santo patrono di Cassano allo Ionio è San Biagio e si festeggia il 3 febbraio.
.: STORIA
 Gli storici Lanza, Saletta e Minervini, nelle loro monografie sulla storia di Cassano affrontano il problema delle sue origini e sono concordi nell'affermare che la città sia stata fondata dagli Enotri intorno ai secoli XIV-XV a.c. con il nome di Cossa. Sulla base di indizi attendibili e di risultati ottenuti con accurate esplorazioni, scrivono che gli Entri avessero un'avanzata civiltà, e che fossero contadini e pastori. Geograficamente Cossa era situata sulle pendici nord-occidentali del monte Marzio (oggi pietra del Castello) in una posizione compresa tra la contrada Acquarella e la contrada Appicello al di sopra della riva destra del fiume Eiano. Il nome Cossa venne usato per molto tempo; successivamente dai Romani venne trasformato in Cosa, come si evince dall'affermazione di Cesare che, nel terzo libro del De Bello civili, scrive: ( Mile, pompeianus Dux, Cosam in Agro Turino oppugnare coepit; cum a Q.Poedio Praetore cum Legione, Lapide ictus esset ex muroperiit). In seguito il nome subì varie trasformazioni fino ad assumere quello attuale di Cassano. Gli Enotri dominarono la città sino alla fondazione di Sibari; ad essa poi si assoggettarono sentendo, tutta l'influenza della sua grandezza e di Sibari seguì le alterne vicende; infatti, quando i Crotoniani distrussero Sibari, rasero al suolo anche Cossa. Quando i Greci ricostruirono Sibari, con il nome di Thurio , anche le mura di Cossa furono ricostruite. Nel 669 i Romani occuparono Thurio imponendogli il nome Copia, e la resero colonia romana. La stessa sorte è toccata a Cossa, che divenne Municipio Romano. Nel corso della lotta tra Cesare e Pompeo, presso le mura di Cassano cadde il Pompeiano Milone. Caduto l' Impero Romano, Cosa prese il nome di Cassanum; cadde sotto la dominazione dei Longobardi e fu sede di castaldato. Nell'anno 969 Cassano fu teatro di una delle battaglie che Ottone I intraprese contro l'Imperatore d'Oriente Niceforo Foca. Essa subì le scorrerie dei Saraceni, che furono respinti una prima volta nel 1014 e che la occuparono nel 1037. La città visse tempi migliori all'epoca della dominazione dei Normanni. La storia di Cassano è legata molto alla storia del Feudalesimo. Il Feudalesimo esiste a Cassano fin dal tempo dei Longobardi. Fu Federico II, a sottrarre al giogo feudale la città, per un breve periodo di tempo. Sotto Carlo D'Angiò essa fu infeudata a Pietro De Archis di Rossano ed in seguito ai vari feudatari: Roberto Dianleto,Francesco Sanguinetto conte di Corigliano, e al principe di Bisignano. Cassano fu una delle prime città calabresi che aderì alla rivolta napoletana di Masaniello ed al tempo del dominio di Napoleone subì massacri e saccheggi. Alla repubblica Napoletana diede un martire Gennaro Serra, giustiziato a Napoli dal Re, suo parente. Ai moti risorgimentali presero parte uomini illustri come Luigi Praino, prima prigioniero e poi assassinato dai sicari del Re. Cassano fu una delle prime sedi vescovili più estese del meridione d'Italia, poiché comprendeva, fino a qualche anno fa, due province, Cosenza e Matera. Il sinodo romano del 465 testimonia la presenza di un vescovo a Cassano. Uomini illustri come Mons. Pietro la Fontaine cardinale e poi Patriarca di Venezia, e Pio IV Papa fecero parte del mondo ecclesiastico di Cassano; infatti ebbe tra i vescovi ben 9 (nove) cardinali. Altri personaggi illustri furono Calà Enrico, difensore della città al cospetto dell'Imperatore Ottone I, S. Eusebio, pontefice, San Gregorio Abate, San Antonio da Cassano.